STORICI E RICERCATORI
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ARCHEOLOGO STORICO RICERCATORE
COMPONENTE CENTRO STUDI DE RENZI DELLA FONDAZIONE SMS
Dr. Antonio Capano Nato a Belvedere Marittimo (CS) il 12 giugno 1950, è residente in Agropoli (SA), via Manzoni, 9. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere Classiche (1973) presso l'Università degli Studi di Salerno (votazione di 110/110) ed il diploma di perfezionamento in Archeologia classica presso la Scuola Nazionale di Archeologia di Roma (1976), e conseguita l'abilitazione all'insegnamento presso le Scuole medie superiori, è entrato quale archeologo nella Soprintendenza archeologica della Calabria, con specifica responsabilità dell'area di Crotone (1978-1981). E' seguito, quindi, su richiesta, il trasferimento nel settembre del 1981 presso la Soprintendenza archeologica della Basilicata. Responsabile del Centro Operativo di Muro Lucano (PZ) e dell'area del Marmo-Platano e del Melandro, ha assunto successivamente la responsabilità di altre aree del Potentino e, per un certo periodo, della stessa Potenza, di cui ha curato il catalogo sui beni culturali (1989). Dal marzo 1991 è stato archeologo direttore responsabile del Centro Operativo Misto e del Museo Archeologico Nazionale di Venosa ; e, tra la fine del 1991 ed il luglio del 1992, anche del Museo Nazionale del Melfese. E' stato sostituto del Soprintendente per numerosi anni, membro delegato presso la Commissione ai Beni Ambientali della Regione Basilicata per un decennio ed ha fatto parte della Commissione Ministeriale Tratturi. Per 10 anni ha avuto la responsabilità della sezione didattica della Soprintendenza archeologica ed è ancora segretario e membro del direttivo della Direzione della Deputazione di Storia Patria per la Lucania; è stato anche socio ordinario dell'Associazione per la Storia Sociale del Mezzogiorno e dell'Area Mediterranea. E' anche socio della Società Salernitana di Storia Patria ed è stato membro del Comitato scientifico della Fondazione Ebner di Ceraso (SA), ormai purtroppo sciolto ; è stato redattore delle riviste storiche lucane "Tarsia" e "Radici", ha collaborato e fatto parte del comitato scientifico della rivista "Leukanikà"; è nel comitato di redazione del "Bollettino storico della Basilicata". Vincitore del premio Basilicata per la Saggistica (1993), ha pubblicato recensioni sulla "Rassegna Storica Salernitana" e saggi e recensioni su riviste, quali il "Bollettino Storico della Basilicata", "Rassegna Storica Lucana", "Il Postiglione", "Annali Cilentani" ecc.). Esperto anche di storia della transumanza, ha curato l'allestimento del Museo della civiltà contadina di Serre (SA) e l'illustrazione con apposito catalogo di quello di Vatolla (SA), e si è interessato di storia dell'alimentazione. Tra i suoi volumi si ricordano i cinque su Vietri di Potenza (1987-2007). Oltre ad una intensa attività nel campo della didattica (collaborazione con l'IRRSAE e Istituti scolastici) ha seguito corsi per Analisti d'impatto ambientale (Napoli) e di grafica computerizzata applicata ai beni culturali (Reggio Emilia). Dal 1998 (1° settembre) è stato responsabile del Museo Archeologico Nazionale dell'Alta Val d'Agri di Grumento Nova (PZ) e tutor (1999-2000) nel progetti della Protezione Civile sulla tutela dal rischio sismico e sul censimento dei beni culturali dell'area del Parco naturale del Pollino, seguendo, inoltre, presso il Centro di Studi Europei di Ravello (SA), un corso (a. 2000) sulla progettazione di piani turistici nell'ambito dei beni culturali. Ha Conservato fino al pensionamento, per cinque anni, la delega del Soprintendente presso la Commissione regionale per le attività estrattive. Nel gennaio 2005 ha ricoperto l'incarico di Soprintendente Reggente per i Beni Archeologici della Basilicata; nel giugno del 2007 e fino al pensionamento ha assunto anche l'incarico di responsabile per i beni archeologici dell'area di Maratea e del Lagonegrese. E' in quiescenza dal 2010, ma per due anni dopo il pensionamento ha fatto parte della Commissione MIBAC, esaminatrice dei dipendenti del Ministero presso Castel dell'Ovo di Napoli.